Comune di Bitetto

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30 Gennaio 2018

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LA CHIESA “SANTA MARIA LA VETERANA”

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Il complesso sacro sorge nella periferia meridionale dell’abitato ed è tradizionalmente noto come L’Annunziata. Parte superstite di un importante casale fortificato altomedievale, la chiesa è ubicata in una porzione di territorio stratificato e frequentato sin dall’Età del Bronzo. Ricostruito tra il 1294 e il 1302, ampliando una fabbrica sacra preesistente di cui si ha notizia da una Charta datata febbraio 959, il complesso sacro sarebbe di fondazione benedettina come si dedurrebbe dal ritrovamento del pregevole capitello a stampella, in marmo bianco, databile tra il X e l’XI secolo. Indubbia è la sua funzione di santuario mariano, luogo di particolare devozione popolare per gli abitanti di Bitetto e le genti limitrofe che vi affluivano, soprattutto, per invocare la protezione della Madre divina sui bambini nel giorno della celebrazione della Vergine Annunziata.

In considerazione di ciò, risultano di gran pregio le immagini votive delle due Madonne in trono con il Bambino: la prima affrescata sulla parete sinistra della controfacciata (metà XV secolo), l’altra sul primo altare della navata destra (primo decennio del XV secolo). Importanti anche le testimonianze tardo-barocche, tra le quali si impone il sontuoso dossale in legno dipinto e dorato dell’altare maggiore, realizzato nel 1714, al centro del quale si apre una nicchia con decorazione a conchiglia di gusto tardo-rinascimentale. Essa accoglie la raffinata scultura in pietra policroma della Vergine con il Bambino, risalente alla prima metà del XVI secolo e attribuibile alla Scuola dello scultore Paolo da Cassano.

Tra il XVI e il XVII secolo, inoltre, si colloca l’epoca della realizzazione del prezioso quanto raro paliotto d’altare in cuoio punzonato con l’immagine centrale dipinta della Presentazione di Gesù al Tempio (XVII secolo). Il pregevole manufatto è caratterizzato da raffinati motivi floreali realizzati con pigmenti colorati su foglia d’argento punzonata.

Dei primi decenni del XV secolo sono, invece, gli affreschi del ciclo mariologico e cristologico con il Giudizio finale. L’insolita ubicazione del Giudizio, sul parete destra del transetto, indurrebbe a individuare, nell’intero progetto iconografico del presbiterio, la rappresentazione escatologica dell’Eterno Ritorno.

Una marcata solidità e una buona padronanza nell’uso della prospettiva caratterizzano le immagini affrescate tanto da collegarle a modelli giotteschi elaborati nella Napoli angioina degli anni Trenta del XIV secolo. Gli affreschi di Bitetto trovano importanti raffronti con quelli di Santo Stefano a Soleto (Lecce), con i cicli affrescati nella Basilica francescana di Santa Caterina a Galatina e nella chiesa di San Francesco ad Irsina (Matera).

Nella piazzetta antistante la chiesa, nel dicembre 2008, è stato collocato il prestigioso bronzo alato raffigurante il mitico Icaro. L’opera, realizzata e donata dal famoso scultore newyorkese Greg Wyatt, rivitalizza il contesto storico e culturale nel quale è inserita e idealmente auspica all’intero sito il meritato respiro internazionale.

Nella Sala della Cultura, invece, presso l’ex Convento dei Domenicani (XVII secolo), dimora comunale, sono conservati diversi dipinti, olio su tela, donati dall’artista Natale Addamiano, nato a Bitetto ma trasferitosi a Milano dove vive e ha insegnato pittura all’Accademia di Brera.

LA CHIESA “SANTA MARIA LA VETERANA”

 

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